Hess, Rudolf

(Alessandria d’Egitto 1894, † Berlino 1987). Uomo politico tedesco. Fra i primi collaboratori di Hitler a Monaco, entrò nel Partito nazionalsocialista nel 1920, prese parte al fallito putsch del novembre del 1923 e, arrestato, collaborò in carcere alla stesura del Mein Kampf (La mia battaglia). Dal 1925, come segretario personale di Hitler, ebbe parte attiva nella ricostituzione del partito, tornato allora alla legalità, occupando diversi incarichi al suo interno e acquistando un enorme prestigio. Rappresentante di Hitler e ministro senza portafoglio dopo la sua ascesa alla cancelleria (30 gennaio 1933), nel 1939 fu da questi integrato in posizione di responsabilità nel Consiglio della difesa del Reich e nominato suo successore alla cancelleria dopo Hermann Göring. Allo scoppio della seconda guerra mondiale, dopo l’occupazione della Francia fu favorevole – contro i vertici del regime – a una politica di intesa con le potenze alleate in funzione antisovietica. Paracadutatosi in Scozia nel maggio del 1941 per prendere contatti con il governo inglese, fu arrestato e poi internato. Nel processo di Norimberga (1946), prosciolto dai crimini più gravi per la sua infermità mentale, fu condannato all’ergastolo. Dopo oltre quarant’anni di detenzione, si suicidò in carcere il 17 agosto del 1987.