Hertling, Georg von

(Darmstadt 1843, † Ruhpolding 1919). Filosofo e uomo politico tedesco. Fondatore e presidente della Görres-Gesellschaft (1876-1919) e professore di filosofia nelle Università di Bonn e di Monaco, fu un esponente di rilievo dell’ala destra del partito del Centro cattolico. Membro del Reichstag dal 1875 al 1890 e poi dal 1896 al 1912, entrò più volte in polemica con il leader dell’ala sinistra del suo partito, Mathias Erzberger. Primo ministro e ministro degli Interni in Baviera (1912-17), nel luglio del 1917 fu proposto da Bethmann-Hollweg come suo successore al cancellierato, ma rifiutò per i suoi contrasti con il Comando supremo in merito alla questione degli obiettivi di guerra. Pochi mesi più tardi tuttavia – il 1° novembre del 1917 – fu chiamato dall’imperatore Guglielmo II a sostituire il debole Michaelis come cancelliere del Reich. La sua nomina fu interpretata come un passo significativo sulla strada della parlamentarizzazione dell’impero, ma non cambiò nulla della sostanza autoritaria e militaristica del regime politico guglielmino: né in politica interna (dove rimase irrisolta la questione fondamentale di una riforma del diritto elettorale prussiano delle “tre classi”) né in politica estera (dove all’indomani del crollo del fronte russo furono ostinatamente mantenuti gli obiettivi di guerra definiti dallo stato maggiore dell’esercito). Come Michaelis, non ebbe la forza né il sostegno necessari per sottrarsi alle direttive dei generali Hindenburg e Ludendorff, che continuarono ad avere l’ultima parola – fino alle ultimissime fasi della prima guerra mondiale – nella direzione della politica tedesca. Hertling fu favorevole al progetto di Mitteleuropa avanzato da Bethmann-Hollweg e respinse i 14 punti di Wilson. Durante il suo cancellierato fu siglata la pace di Brest-Litovsk. Il 30 settembre del 1918 – quando il Comando supremo prese atto dell’impossibilità di continuare la guerra e si dichiarò disposto a permettere una democratizzazione dall’alto che potesse prevenire il rischio di una rivoluzione dal basso e porre la Germania in condizioni più favorevoli nelle trattative di pace – fu costretto a dimettersi. Gli subentrò Max von Baden.