Hébert, Jacques René

(Alençon 1757, † Parigi 1794). Uomo politico francese. Di origini modeste, aderì subito alla Rivoluzione francese rappresentandone la componente più estremista. Nel 1790 fondò il giornale “Le Père Duchesne”, idealmente vicino all’“Ami du peuple” di Marat. Esponente di spicco del club dei cordiglieri fu membro della Comune di Parigi, segnalandosi come irriducibile nemico dei girondini e portavoce delle istanze dei sanculotti. Arrestato dai girondini nel maggio 1793, anche durante il governo giacobino fu (assieme al leader degli arrabbiati J. Roux) uno dei punti di riferimento del radicalismo rivoluzionario, in contrasto per questo con lo stesso Robespierre. Nel settembre 1793 spinse la Convenzione ad approvare misure legislative richieste dagli strati popolari parigini e si fece sostenitore del processo di scristianizzazione. Dal dicembre 1793 fu attaccato dagli indulgenti di G. Danton e C. Desmoulins. Arrestato il 14 marzo 1794 con l’accusa di cospirazione, fu ghigliottinato il 24 marzo.