Harrison, Benjamin

(North Bend, Ohio, 1833, † Indianapolis 1901). Uomo politico statunitense. Presidente degli USA dal 1889 al 1893. Avvocato, nipote del presidente William Henry Harrison, aderì al partito repubblicano negli anni Cinquanta, e fu eletto senatore nel 1881. Eletto di misura presidente nel 1888, aprì una nuova epoca nella politica estera del paese avviando l’espansione dell’influenza statunitense, con la creazione dell’Unione Panamericana (1889-90), l’accordo con Germania e Inghilterra per le isole Samoa (1889), e numerosi importanti trattati commerciali. All’interno tentò di favorire sia gli esponenti industriali (con le alte tariffe protezionistiche del McKinley Act, 1890) che gli ambienti agrari (con lo Sherman Silver Purchase Act, 1890, che però favorì l’inflazione). Assecondò poi la crescente opposizione alle concentrazioni monopolistiche (Sherman Antitrust Act, 1890). Ma il diffuso scontento dovuto a questa linea contraddittoria, insieme alle avvisaglie della depressione del 1893 e allo scarso controllo esercitato sul suo partito, gli costò la rielezione.