Alfonso X

(Toledo 1221, † Siviglia 1284). Re di Castiglia e di León dal 1252 al 1284. Primogenito di Ferdinando III e di Beatrice di Svevia, partecipò insieme al padre alla reconquista strappando agli Almohadi il regno di Murcia e conquistando Cadice (1262). Dopo aver assunto la corona, rivendicò i diritti sull’Aquitania in quanto erede di Filippo di Svevia, ma li dovette cedere alla sorellastra Eleonora andata in sposa a Edoardo di Inghilterra. Pur avendo ricevuto più suffragi di Riccardo di Cornovaglia, papa Alessandro VI gli negò l’accesso al trono imperiale, ragione per cui nel 1257 assunse il titolo di re dei romani in esplicita polemica col pontefice. Le minacce di scomunica e la ripresa dell’attività bellica almohade lo spinsero a capitolare e a rinunciare ai suoi diritti (1274). Fu deposto dal figlio Sancio II (1282), che intendeva impedire la divisione del regno progettata dal padre col sostegno del re di Francia Filippo III. Senza esito fu la reazione di Alfonso. Importantissima fu la sua attività culturale: fondò l’Università di Murcia, favorì la redazione delle Tavole alfonsine (1252) – un’opera astronomica utilizzata in Europa fino a Copernico – della Cronica general – una monumentale storia della Spagna la cui pubblicazione proseguì sotto i suoi successori – e del codice Las siete partidas (1265), che unificava i sistemi giuridici del regno.