Haider, Jörg

(Bad Goisern, Austria, 1950, † Klagenfurt 2008). Uomo politico austriaco. Sospetto di simpatie neonaziste, testimoniate da numerose dichiarazioni, guidò dal 1986 il Partito della Libertà (FPÖ), di estrema destra, accentuandone la chiusura nazionalistica e xenofoba nei confronti degli immigrati stranieri. Grazie al successo crescente, presso gli strati popolari, del suo nazionalismo, scettico verso l’ingresso dell’Austria nell’Unione Europea (avvenuta nel 1995), nel 1999 Haider e il FPÖ si affermarono, sia a livello regionale, in Carinzia, riscuotendo il 42% dei voti, sia a livello nazionale, riscuotendo il 27% dei voti e divenendo la seconda forza politica del paese. Nel 2000 Haider e il suo partito entrarono nella coalizione governativa guidata dal popolare Wolfgang Schüssel. L’ingresso nel governo di un partito xenofobo e sospetto di simpatie neonaziste provocò il ritiro dell’ambasciatore israeliano e la decisa condanna dell’Unione Europea. Haider fu pertanto costretto a dimettersi dalla guida dell’FPÖ, pur continuando a svolgere un ruolo di primo piano al suo interno e a ricoprire la carica di governatore della Carinzia. Nel 2005 fondò un nuovo partito, l’Alleanza per il Futuro dell’Austria (BZÖ), che nell’elezioni nazionali del 2006 raggiunse il 4% dei voti e nel 2008 l’11%. Morì in circostanze mai del tutto chiarite per le ferite riportate in seguito a un incidente automobilistico.