globalizzazione

Tendenza dell’economia odierna al superamento dei confini nazionali e alla mondializzazione dell’organizzazione e del controllo dei processi produttivi, finanziari e commerciali. Succede alla fase dell’“internazionalizzazione”, nella quale economie strutturate a livello nazionale intrecciavano rapporti internazionali. Nell’era della globalizzazione si assiste alla progressiva deterritorializzazione delle imprese-rete che operano a livello transnazionale, in un clima di deregulation e di libera circolazione di capitali, beni, servizi e forza lavoro. Una conseguenza è la riduzione della sovranità degli stati nazionali, i cui poteri di controllo sull’economia vengono largamente trasferiti a istituzioni continentali o regionali (Unione Europea, Nafta, APEC), o mondiali (FMI, Banca Mondiale, G8, OCSE, Gatt-WTO), con forti elementi tecnocratici. La competitività globale impone a livello nazionale la riduzione dei costi del lavoro e delle spese sociali degli stati, per cui provoca in molti casi l’impoverimento e la precarizzazione di strati crescenti di popolazione.