Giscard d’Estaing, Valéry

(Coblenza 1926, viv.). Uomo politico francese. Deputato dal 1956, ministro delle Finanze e degli Affari economici (1959-66), nel 1963 varò un piano deflazionistico che però non raggiunse i risultati auspicati. Nel 1966 fondò la federazione nazionale dei Repubblicani indipendenti (RI), di cui fu segretario nazionale fino al 1974: una forza di centro e di ispirazione liberale che, sebbene con posizioni talvolta critiche, sostenne comunque i gollisti. Ministro delle Finanze (1968-72 e 1972-74), alla morte di Pompidou fu eletto presidente della repubblica (19 maggio 1974) contro il candidato delle sinistre, Mitterrand. Nominò primo ministro il gollista Chirac, con il quale, nonostante le importanti leggi approvate (divorzio, aborto, sostegno ai disoccupati e agli anziani), dopo la sconfitta elettorale delle forze di maggioranza alle amministrative del 1976 si venne però a creare una frattura. Dopo le dimissioni di Chirac nominò primo ministro l’economista indipendente Barre, che sarebbe rimasto alla guida del governo fino al 1981 con un programma economico decisamente liberista. Coinvolto nello scandalo legato alla corruzione del presidente centrafricano Bokassa, alle elezioni presidenziali del 10 maggio 1981 fu sconfitto da Mitterrand. Dopo una lunga eclissi politica, fu chiamato a presiedere la Convenzione europea, l’organo deputato a riformare le istituzioni dell’Unione Europea (2001). Nelle elezioni presidenziali del 2007 sostenne la candidatura di Nicolas Sarkozy.