Al secolo Giovanni di Gundo (Roma 820 circa, † ivi 882). Papa dall’872 all’882. Arcidiacono della chiesa di Roma per circa un ventennio, diventò pontefice alla morte di Adriano II. Deciso a difendere lo Stato della Chiesa e l’Italia meridionale dalle continue incursioni dei saraceni, appoggiò Carlo il Calvo, sperando di ottenere il suo sostegno. Carlo peraltro non rispose alle sue aspettative e le stesse città dell’Italia meridionale preferirono adottare una politica di accordi e commerci con i musulmani. Nell’877 dovette fuggire da Roma che era stata occupata dal duca di Spoleto, Lamberto. Riuscì a tornare l’anno successivo e nell’881 incoronò il nuovo imperatore Carlo il Grosso. Nello stesso anno scomunicò il patriarca ribelle di Costantinopoli Fozio. Morì avvelenato, probabilmente da un suo parente.