Giovanni da Procida

(Salerno 1210 circa, † Roma 1298). Signore del feudo di Procida e cancelliere del regno di Sicilia dal 1283. Sostenitore della politica sveva, fu ostile alla dominazione nell’Italia meridionale del re francese Carlo I d’Angiò. Dopo la sconfitta di Manfredi a Benevento (1266) e del giovane Corradino a Tagliacozzo (1268), andò esule dapprima in Boemia e poi presso la corte di re Giacomo d’Aragona. Partecipò alla preparazione dell’insurrezione dei vespri siciliani (1282). Nel 1283 divenne cancelliere del regno siciliano; dapprima favorevole all’ascesa al trono del re Giacomo II d’Aragona, divenne successivamente sostenitore del fratello di questi Federico d’Aragona, che fu riconosciuto ufficialmente re di Trinacria con la pace di Caltabellotta (1302).