Giovanna d’Arco

(Domrémy, Lorena, 1412, † Rouen 1431). Eroina e santa francese. Di origini contadine, animata da una religiosità mistica, risentì profondamente della gravissima crisi attraversata in quegli anni dalla Francia, impegnata nella guerra dei Cent’anni e dilaniata dalle discordie interne fra le fazioni degli armagnacchi e dei borgognoni. Ritenendosi investita della missione di salvare il regno di Francia, nel 1429 raggiunse il futuro Carlo VII a Chinon, ottenendo da questi il comando di un contingente con il quale marciò su Orléans che, assediata dagli inglesi, era in procinto di cedere. Liberata la città dall’assedio (maggio 1429), con le vittorie di Jargeau, Beaugency e soprattutto di Patay (giugno 1429) guidò le forze francesi alla riconquista del territorio fino a Reims, dando grande impulso al sentimento “nazionale”. Grazie alle imprese della “pulzella d’Orléans” il sovrano francese poté quindi entrare in Reims, dove il 17 luglio 1429 venne incoronato. Direttasi quindi verso Parigi per liberare la città, rimase ferita e dovette abbandonare l’impresa. Il 24 maggio 1430 fu catturata dai borgognoni a Compiègne e consegnata agli inglesi che la fecero processare con l’accusa di eresia e stregoneria (1431). Condannata al rogo, fu bruciata sulla piazza del mercato vecchio di Rouen il 30 maggio 1431. Solo nel 1450 Carlo VII fece aprire un’inchiesta sul suo caso. Riabilitata completamente nel 1456, beatificata nel 1909 da Pio X, nel 1920 fu canonizzata da Benedetto XV.