Giovani Turchi

Movimento politico turco fondato nel 1906 raccogliendo l’eredità di precedenti gruppi di opposizione alla politica reazionaria e immobilista del sultano Abdulhamit II. Dopo l’adesione di numerosi ufficiali dell’esercito, i Giovani Turchi deposero il sultano sostituendolo con il fratello Maometto V, a loro favorevole, e governarono di fatto l’impero. Il loro potere aumentò con il colpo di stato del 1913 e l’instaurazione di un regime dittatoriale guidato da Enver Pascià. La politica dei Giovani Turchi fu segnata da un acceso nazionalismo e portò alla repressione delle minoranze etniche, all’alleanza con la Germania e all’elaborazione di un progetto di modernizzazione e di laicizzazione del paese. Nonostante gli sforzi, tuttavia, la decadenza e la disgregazione dell’impero ottomano non si arrestarono, fino alla sconfitta nella prima guerra mondiale, combattuta a fianco degli imperi centrali. Al movimento dei Giovani Turchi appartenne M. Kemal (Atatürk), fondatore della futura repubblica turca (1923).