Giosia

(VII secolo a.C.). Re di Giuda dal 639 al 609 a.C. Figlio di Amon, fu proclamato re dopo l’assassinio del padre. Nel 622 si liberò dalla sudditanza assira. Appoggiato dei circoli nazionalisti varò una riforma religiosa che proclamò legge dello stato il Deuteronomio. Abolì tutti i luoghi di culto tranne il tempio di Gerusalemme. Approfittando della crisi assira conquistò gran parte di quello che era stato il regno d’Israele. La sua opera di riunificazione nazionale ebraica parve destinata al successo dopo il crollo dell’impero assiro (612), ma fu vanificata da un nuovo conflitto egiziano-babilonese per il predominio in Palestina. Fu ucciso nella battaglia di Megiddo, nel vano tentativo di opporsi alla nuova politica espansionistica del faraone Necao II.