Giorgio III di Hannover

(Londra 1738, † Windsor 1820). Re di Gran Bretagna e Irlanda dal 1760 al 1820; Elettore (dal 1760 al 1814) e poi re (dal 1814 al 1820) di Hannover come Giorgio Guglielmo Federico. Figlio del principe di Galles Federico e di Augusta di Sassonia, nipote di Giorgio II, fu il primo dei sovrani Hannover ad assumere residenza fissa, lingua e cultura inglesi e a occuparsi attivamente degli affari britannici. Nel 1761 sposò Sofia Carlotta di Meclemburgo-Strelitz, dalla quale ebbe quindici figli. Inizialmente incline al rispetto delle norme costituzionali, modificò tuttavia la lunga consuetudine di governi whig, costringendo nel 1761 William Pitt il Vecchio alle dimissioni e affidando successivamente il potere a uomini politici tories, tra cui quasi ininterrottamente per oltre un ventennio a William Pitt il Giovane (1783-1806). Ciò avvenne nel quadro di un irrigidimento autoritario – dovuto anche all’esigenza di far fronte a eventi internazionali di natura eccezionale – e di una tendenza al governo tramite fiduciari, che distrusse la popolarità iniziale del giovane re e avviò una sua costante contestazione e denigrazione in parlamento, specie dopo la messa in stato d’accusa e la persecuzione del deputato radicale John Wilkes (1763-65). Il suo regno fu segnato dalla guerra contro i coloni americani (1775-83), che doveva concludersi con l’indipendenza degli Stati Uniti e disperse il prestigio guadagnato dalla corona britannica nella guerra dei Sette anni (1756-63). La sua ostilità verso i princìpi e gli sviluppi della Rivoluzione francese rinforzò le divisioni politiche interne, almeno fino alla ritrovata unità contro l’espansionismo napoleonico. La malattia mentale che colpì Giorgio III in ancor giovane età, e che divenne irreversibile nel 1810, rese necessario nel 1811 l’affidamento del regno alla reggenza del principe di Galles, il futuro Giorgio IV.