gioachimismo

Corrente del cristianesimo occidentale di carattere millenaristico ispirata più o meno direttamente all’opera di Gioacchino da Fiore. Riprese da un primo nucleo di suoi allievi, tra i quali Giovanni da Corazzo intorno al 1240, le dottrine dell’abate calabrese si diffusero particolarmente presso gli ordini mendicanti. Spesso furono utilizzate in chiave anti-imperiale, ma si sviluppò anche un gioachimismo imperiale, che identificava l’Anticristo con la Santa Sede. Notevole fu l’influsso gioachimita sulle processioni dei flagellanti che percorsero l’Europa dalla seconda metà del Duecento. Intorno al 1294 le speculazioni gioachimite sul venturo papa evangelico furono riprese, tra i francescani spirituali, in relazione alla figura di Celestino V. Nel secolo successivo furono i fraticelli e i fautori della povertà evangelica, discepoli di Angelo Clareno, a sviluppare la dottrina gioachimita; nel 1317 furono condannati da papa Giovanni XXII. Nel Cinquecento, infine, la scoperta del Nuovo Mondo, combinandosi con le risorgenti tensioni profetiche e millenaristiche, riaccese l’interesse per gli scritti di Gioacchino, che furono stampati a Venezia nel 1527.