Gibbon, Edward

(Putney 1737, † Londra 1794). Storico inglese. Influenzato dall’opera di Muratori e Giannone, Hume e Voltaire, fu uno dei maggiori storici dell’età dell’Illuminismo e uno dei più grandi studiosi della civiltà romana. Studiò a Oxford, dove si convertì al cattolicesimo precludendosi la possibilità di proseguire nella carriera accademica. Trasferitosi a Losanna, nel 1754 si riavvicinò all’anglicanesimo, maturando tuttavia una posizione scettica nei confronti della religione in genere che lo rese immune dagli atteggiamenti polemici di molti illuministi francesi. Nel corso di un lungo viaggio attraverso l’Europa intrapreso nel 1763-64, sostò a Parigi, dove entrò in contatto con il circolo di Diderot e d’Alembert, e a Roma, dove concepì il disegno della sua fondamentale Storia della decadenza e caduta dell’impero romano, pubblicata fra il 1776 e il 1788. Parlamentare fra il 1774 e il 1782, si trasferì a Losanna, dove rimase fino al 1793 attendendo alla stesura degli ultimi quattro volumi della Storia e delle sue memorie. Fece quindi nuovamente ritorno in Inghilterra. Prima grande sintesi moderna della storia dell’impero romano, la Storia è costruita sulla tesi secondo cui il cristianesimo sarebbe stato una delle principali cause della decadenza dell’impero e della disgregazione della civiltà antica. Nel complesso l’opera storiografica di Gibbon risulta legata ai canoni dell’Illuminismo, soprattutto nel suo carattere “filosofico” e riprende tematiche voltairiane sottolineando il progresso storico verso la civiltà. La sua opera si caratterizza inoltre per l’erudizione e l’attenzione nell’uso delle fonti documentarie, oltre che per la grande capacità narrativa dell’autore.