Gerusalemme

Capitale di Israele. Città santa delle religioni israelita, cristiana e musulmana, già insediamento umano nel neolitico, occupata nel III e II millennio a.C. dalla tribù cananea dei gebusei, fu scelta come capitale del re Davide intorno al 1000 a.C. Capitale successivamente del regno di Giuda, fu conquistata nel 587 a.C. dalle truppe di Nabucodonosor, che distrussero la città e deportarono i suoi abitanti in Babilonia. In mano ad Alessandro Magno nel 331 a.C., alla morte di questi (323 a.C.) fu occupata prima dai Tolomei e poi dai Seleucidi. Conquistata da Pompeo nel 63 a.C., fu posta sotto il governo di Erode il Grande nel 37 a.C. Teatro della rivolta antiromana nel 66 d.C., venne distrutta da Tito nel 70 d.C. Successivamente, sotto il dominio bizantino, conobbe un periodo di prosperità fino all’assedio dei persiani nel VII secolo. Dopo un breve intermezzo di nuovo dominio bizantino, nel 638 passò in mano agli arabi, che ressero la città con una politica di tolleranza e liberalità. Visse in seguito un periodo di decadenza e fu teatro della lotta delle diverse fazioni di musulmani. Possesso dei Fatimidi nel 969, fu occupata nel 1070 dai Selgiuchidi e tornò nuovamente in mano ai Fatimidi nel 1098. Dopo la prima crociata (1099) venne conquistata dai latini e trasformata in capitale del regno di Gerusalemme, durato fino al 1187. Conquistata da Saladino, rimase possesso egiziano fino al 1517 (salvo il periodo di dominio di Federico II di Svevia, 1229-44) quando divenne città ottomana ricevendo un nuovo assetto urbanistico per volontà di Solimano il Magnifico (1542). Ritiratisi i turchi nel 1917, la città fu dichiarata capitale della Palestina sotto mandato inglese (1920). Oggetto di contrasti tra ebrei e arabi tra le due guerre mondiali, fu divisa in due settori nel 1948 (settore est, Città Vecchia, ai giordani, settore ovest, Città Nuova, agli ebrei). Fu proclamata capitale di Israele nel dicembre 1949.