Georgia (USA)

Stato sud-orientale degli Stati Uniti d’America. Fu esplorata inizialmente dallo spagnolo Hernando De Soto intorno al 1540. In seguito gli spagnoli ne iniziarono la colonizzazione. A partire dal 1663 gli inglesi accamparono pretese sulla regione, dando così inizio a un lungo periodo di contese con la Spagna. Nel 1742 gli inglesi inflissero una sconfitta risolutiva agli avversari. La dominazione inglese aprì le porte a una forte corrente immigratoria non solo di sudditi britannici, ma anche di tedeschi, italiani, ebrei e svizzeri. La Georgia divenne colonia reale nel 1754. Scoppiata la rivoluzione americana, circa metà della popolazione assunse una posizione lealista nei confronti dell’Inghilterra. Dopo la formazione dell’Unione, la Georgia fu il primo stato del sud a ratificare nel 1788 la costituzione federale. Sin dalla fine del XVIII secolo la Georgia, in cui la schiavitù era stata introdotta su vasta scala, divenne nelle sue piantagioni grande produttrice di cotone. Nel 1861, quando scoppiò la guerra civile con il nord, la Georgia si unì alla Confederazione sudista, diventando una delle regioni più duramente colpite dal conflitto. Nel 1864 il generale nordista Sherman mise a ferro e fuoco la capitale Atlanta. Dopo un periodo di occupazione militare, lo stato nel 1870 venne riammesso nell’Unione. Nel 1961 fu il primo stato del sud a varare l’integrazione dei neri, pur nel permanere di forti tensioni razziali che nel 1970 provocarono gravi disordini.