génos

Termine con il quale si designava, nella Grecia antica, il clan patriarcale di tipo nobiliare, la famiglia nell’accezione più ampia di gruppo facente capo a un antenato comune, cui veniva prestato un culto particolare. Guidato da un discendente diretto del capostipite, il génos fu caratterizzato da riti comuni, nonché dalla consapevolezza di appartenere a un gruppo e da un senso di superiorità dei suoi membri. In Attica l’insieme dei génos costituiva il gruppo degli eupatridi, i nobili possessori di terre. Suddiviso in oikoi, il génos faceva parte a sua volta della fratria. Decisivi nella vita politica e religiosa della polis fino a Solone, persero progressivamente la loro centralità con le riforme dello stesso Solone e poi di Clistene. Conservarono tuttavia i loro privilegi in materia religiosa e sopravvissero in alcuni casi fino al III secolo d.C.