genocidio

Letteralmente “soppressione di una stirpe”. Termine coniato nel 1944 e usato nei Norimberga, processi di (1945-49) per indicare lo sterminio nazista di ebrei, zingari e altri gruppi indesiderati. La storia del XX secolo è contrassegnata da numerosi genocidi, tra i quali lo sterminio di due milioni di armeni da parte dei turchi durante la prima guerra mondiale (1915-16), l’olocausto nazista (1941-45), i massacri operati in Cambogia dai khmer rossi negli anni Settanta (oltre due milioni di vittime), i tentativi di “pulizia etnica” nell’ex Iugoslavia (tra serbi, croati e musulmani) negli anni Novanta, i massacri tra hutu e tutsie in Ruanda nel 1994. Nel 1946 l’ONU ha annoverato il genocidio tra i “crimini contro l’umanità”. Nel 1948 fu istituita la Convenzione Internazionale per la prevenzione e la repressione del crimine di genocidio. La IV Convenzione di Ginevra del 1949 sulla protezione dei civili in tempo di guerra lo contemplò tra i delitti (art. 42) e impose a ogni stato di giudicarne e condannarne i responsabili. Nonostante l’impegno formale dell’ONU e degli stati membri, l’assenza di efficaci strumenti operativi ha finora impedito di porre fine ai massacri etnici.