gallicanismo

Dottrina secondo la quale la chiesa cattolica di Francia, pur rimanendo sottoposta al pontefice romano, può limitarne i poteri temporali negli ambiti garantiti dalle cosiddette “libertà gallicane”. Le prime forme di gallicanismo furono elaborate nello scontro tra il re francese Filippo il Bello e il papa Bonifacio VIII all’inizio del secolo XIV, a difesa del potere monarchico contro le pretese teocratiche del papa. Nei secoli XIV e XV il gallicanismo fu ulteriormente elaborato soprattutto dai legisti della Sorbona allo scopo di rendere difficile l’applicazione dei decreti conciliari all’interno della monarchia. L’opposizione gallicana fu efficace nel caso dei decreti del concilio di Trento (1545-63). Nel 1682, all’epoca di Luigi XIV, l’assemblea del clero francese approvò la Dichiarazione dei quattro articoli, sintesi del gallicanismo. Durante la Rivoluzione francese la costituzione civile del clero interpretò in una nuova situazione i principi del gallicanismo. Nell’Ottocento il gallicanismo tramontò in quanto posizione politico-ecclesiastica di fronte al laicizzarsi dello stato (dal 1830 il cattolicesimo non fu più religione di stato in Francia) e all’ultramontanismo aggressivo della Restaurazione.