fratria

Termine con il quale si indicava, nella Grecia antica, un gruppo di parentela che si rifaceva, più o meno legittimamente, a un comune antenato divenuto oggetto di culto. I suoi membri si riunivano periodicamente, eleggevano magistrati, potevano approvare decreti e decidere l’ammissione al suo interno di nuovi individui. Nell’Atene aristocratica tutti i cittadini erano ricompresi in fratrie e fino alla riforma di Clistene l’appartenenza a una fratria costituì un requisito per poter ottenere la cittadinanza. Con il progressivo affermarsi della democrazia l’importanza delle fratrie venne gradualmente ridimensionata. Esse scomparvero per lo più in epoca ellenistica.