franchi

Popolazione germanica, formatasi probabilmente durante il III secolo d.C. dal raggruppamento di diverse tribù che abitavano sulle sponde occidentali del basso Reno. Una delle tribù, quella dei Salii (da cui il nome di legge salica, prima codificazione legislativa dei franchi), colonizzò i territori dell’attuale Olanda. Sottomessi dagli imperatori Costanzo Cloro e Costantino, i franchi vennero reclutati nell’esercito romano, dove raggiunsero i più alti gradi della gerarchia militare. All’inizio del V secolo essi si allargarono dal basso Reno verso sud-est, fino a raggiungere gli alamanni, e a sud-ovest fino al bacino della Senna. A questi spostamenti pose fine Clodoveo nel 486. Egli consolidò la monarchia franca riunendo insieme le varie tribù ed estendendo la legge salica all’intera Gallia (eccetto la Settimania visigota e la Provenza ostrogota). Con Clodoveo i franchi sconfissero i turingi presenti nelle foreste germaniche attorno alla Weser e all’Elba, gli alamanni, i burgundi e i visigoti, a cui tolsero l’Aquitania. A dare maggiore unità al dominio franco contribuì la conversione al cattolicesimo da parte di Clodoveo, primo re germanico a convertirsi direttamente al credo ufficiale dell’Occidente senza aver prima accettato l’arianesimo. Capitale del regno fu Parigi, in cui si insediò la dinastia dei successori di Clodoveo, detti Merovingi dal leggendario capostipite Meroveo. La dominazione dei franchi raggiunse l’apogeo nel secolo IX con Carlo Magno e la dinastia dei Carolingi, che trasformarono il regno in un grande impero, i cui territori costituirono il nucleo iniziale di evoluzione di alcuni tra i più importanti stati dell’Europa moderna.