Fouché, Joseph

(Le Pellerin, Nantes, 1759, † Trieste 1820). Uomo politico francese. Dal 1792 membro della Convenzione, vicino ai girondini, passò poi ai montagnardi e votò per la condanna a morte di Luigi XVI. Ebbe un ruolo primario nella repressione della Vandea e dell’insurrezione di Lione. Tra i principali artefici della caduta di Robespierre fu escluso dalla Convenzione termidoriana, arrestato e poi amnistiato. Ministro di polizia dal 1799, aiutò Napoleone a realizzare il colpo di stato del 18 brumaio e fu sostenitore della svolta istituzionale che portò alla formazione dell’impero. Nel 1813 divenne governatore delle Province illiriche e nel 1814 fu inviato a Napoli presso Murat. Dopo la caduta di Napoleone fu capo del governo provvisorio e favorì il ritorno dei Borbone. Ancora ministro della polizia all’inizio del regno di Luigi XVIII, fu presto costretto a dare le dimissioni. Inviato come ambasciatore a Dresda, nel 1816 fu condannato e costretto all’esilio per aver votato a favore dell’esecuzione di Luigi XVI.