(Poitiers 1926, † Parigi 1984). Filosofo francese. Post-strutturalista, allievo di Louis Althusser, influenzato dalla filosofia di Friedrich Nietzsche, studiò la diffusione di relazioni di potere a ogni livello della vita sociale (“microfisica” del potere). In particolare ravvisò nel dominio del linguaggio, dalle sue regole ai confini tra il dicibile e il proibito, uno dei meccanismi più importanti del potere (Le parole e le cose, 1966). Attraverso un’opera di Archeologia del sapere (1969), mostrò la natura convenzionale e imposta dal potere del concetto di follia (Storia della follia nell’età classica, 1960), dei metodi e strumenti del controllo sociale (Sorvegliare e punire, 1975), delle morali sessuali (Storia della sessualità, 3 voll., 1976-84).