Alessandria

Città italiana. Capoluogo di provincia della regione Piemonte. È una delle poche città italiane dette “nuove”, perché fondate dopo la caduta dell’impero romano e le invasioni barbariche. Sorse infatti nel 1168 come libero comune, a cui fu dato il nome di Alessandria in onore del papa Alessandro III. Collocata in una importante posizione strategica, dovette scontrarsi dapprima con i filoimperiali conti di Biandrate e poi con i marchesi del Monferrato. Minacciata successivamente da Genova, Asti, Pavia e dagli Angiò, nel 1348 si diede ai Visconti. Seguì poi le sorti del ducato di Milano, passando con esso sotto la dominazione degli spagnoli. In conseguenza della guerra di Successione spagnola (1701-1714), entrò a far parte dei domini sabaudi, diventando la piazzaforte militare più importante del Piemonte. Durante il periodo napoleonico fu capoluogo del dipartimento di Marengo. Nell’epoca successiva divenne l’epicentro del movimento carbonaro, che sfociò nell’insurrezione del 1821, e poi della congiura mazziniana scoperta nel 1833. Dopo la concessione dello Statuto (1848), l’area alessandrina fu quella che fornì il maggior numero di parlamentari alla Sinistra e al Centro-Sinistra, di cui l’alessandrino Urbano Rattazzi fu uno degli esponenti di rilievo.