Forlì

Città italiana. Capoluogo di provincia della regione Emilia-Romagna. Anticamente abitata dagli umbri e poi dai galli, nel 49 a.C. fu occupata dai romani e divenne municipio. Dopo la caduta dell’impero romano d’Occidente seguì le sorti dell’esarcato di Ravenna. Diventata agli inizi del secolo XI libero comune di parte ghibellina, dovette lottare a lungo per la propria indipendenza contro Firenze, Venezia, ma soprattutto contro Bologna. Nel 1292 cadde sotto la signoria degli Ordelaffi, la quale fu ben presto insidiata dalle tendenze espansionistiche dello Stato della Chiesa. Concessa nel 1480 da Sisto IV a Gerolamo Riario, ripresa per un breve periodo dagli Ordelaffi nel 1503, rientrò ben presto sotto la dominazione dei papi e fu eretta a capoluogo di legazione cardinalizia. Salvo il periodo in cui entrò a far parte, con le altre città romagnole, della repubblica cispadana, della repubblica cisalpina e del regno d’Italia napoleonico, continuò a rimanere nell’ambito dello Stato della Chiesa sino al 1860, pur manifestando spesso il proprio malcontento per il malgoverno delle autorità pontificie. Liberata dalle truppe piemontesi, entrò per breve tempo a far parte del regno di Sardegna e poi (1861) del regno d’Italia.