flagellanti

Gruppi religiosi presenti in Europa tra il XIII e il XV secolo dediti a pubbliche autoflagellazioni e mortificazioni del corpo. I primi flagellanti comparvero nell’Italia centro-settentrionale intorno alla metà del Duecento. Riuniti in grandi processioni (talora i partecipanti erano varie migliaia), alternavano le flagellazioni alle preghiere, in un clima di estrema esaltazione religiosa. La crescente e convergente ostilità delle autorità civili e delle gerarchie ecclesiastiche non tardò a soffocare tali forme di radicalismo penitenziale. Nel Trecento, dopo le varie e disastrose pestilenze che afflissero il secolo, si ebbero nuove processioni di flagellanti. Alcune di esse, come quella guidata a Roma nel 1333 dal beato Venturino da Bergamo, furono irregimentate dalla chiesa, e vennero elaborate precise modalità per il loro svolgimento. Nel 1349 papa Clemente VI ordinò l’arresto dei flagellanti. Nel Quattrocento, soprattutto in Spagna, in Turingia e in Sassonia, si formarono ancora svariati gruppi di flagellanti. Da allora, tuttavia, il fenomeno iniziò progressivamente a esaurirsi.