Filangieri, Gaetano

(Napoli 1752, † Vico Equense, Napoli, 1788). Giurista ed economista napoletano. Giovanissimo esercitò l’attività forense, che abbandonò per accedere nel 1777 a incarichi nella corte di Ferdinando IV di Borbone, che nel 1787 lo nominò membro del Supremo Consiglio delle finanze. Pensatore politico di orientamento illuminista, Filangieri deve la sua fama soprattutto all’opera sulla Scienza della legislazione (1780-91), in otto volumi (l’ultimo dei quali postumo) che fu apprezzata e commentata dagli scienziati sociali e del diritto nel XIX secolo e in particolare da B. Constant. In sintonia con gli altri illuministi italiani (ma con riferimenti diretti a Locke, agli enciclopedisti, agli utilitaristi scozzesi e agli echi costituzionali della rivoluzione americana), Filangieri attese a una scrupolosa disamina critica dei diversi rami del diritto. Elaborò varie proposte di riforma legislativa – rivolte ai monarchi illuminati – tese a costituire un ampio quadro di garanzie liberali e a favorire lo sviluppo dell’amministrazione pubblica e l’apporto delle nuove forze produttive, in particolare dei ceti emergenti della borghesia.