Federico Guglielmo III

(Potsdam 1770, † Berlino 1840). Re di Prussia dal 1797 al 1840. Figlio di Federico Guglielmo II, non dotato di grande statura politica e intellettuale, riconobbe nondimeno già prima del 1806 la necessità di riforme interne, che non mutarono tuttavia la struttura assolutistica dello stato. Rimasto dapprima prudentemente al di fuori dei contrasti originati dalle guerre napoleoniche, vi fu gradualmente coinvolto fino a dichiarare guerra alla Francia (1806). La sconfitta di Jena nello stesso anno lo spinse ad accelerare il processo riformatore, pur restando sostanzialmente indifferente alle richieste dei patrioti. I primi ministri Stein e Hardenberg, da lui nominati, attuarono grandi riforme in tutti i settori dell’amministrazione, mentre la riorganizzazione dell’apparato militare fu affidata a Scharnhorst. Anche nelle guerre di liberazione del 1813-15 e al congresso di Vienna (1814-15) mantenne una posizione defilata; malgrado ciò la Prussia ottenne grandi acquisizioni territoriali: Renania, Vestfalia, Sassonia. Dopo il 1815 il suo orientamento conservatore, influenzato dallo zar Alessandro I e da Metternich, emerse sempre più chiaramente segnando in profondità la storia prussiana nell’età della Restaurazione. La promessa di una costituzione non fu mantenuta, e le riforme del 1807-1810, pur restando formalmente in vigore, furono in buona parte indebolite. Rilevanti furono tuttavia lo sviluppo e il consolidamento della struttura amministrativa dello stato e la creazione dello Zollverein (1833), l’unione doganale tra gli stati tedeschi che diede un grande impulso ai commerci e all’economia.