Federazione Italiana

Società segreta diffusa nell’Italia settentrionale nei primi anni dell’età della Restaurazione (società segrete). Tra il 1818 e il 1820 contò un numero di affiliati forse superiore a quello della stessa carboneria. Rispetto alle altre sette aveva un’organizzazione più semplice e moderna, senza rituali complessi e diversi gradi di iniziazione. Le sue finalità erano moderate e si limitavano alla guerra contro gli austriaci per creare una monarchia costituzionale indipendente nell’Italia del nord. L’associazione era composta prevalentemente da aristocratici liberali, non aveva un programma di politica sociale e nella scelta della costituzione oscillava tra quella spagnola del 1812, più democratica, e quella francese del 1814, più moderata. Nei moti piemontesi del 1821 i federati lombardi, tra i quali si distinse Federico Confalonieri, ebbero un ruolo fondamentale. Il fallimento del moto e la conseguente repressione provocarono la crisi dell’associazione.