Farinacci, Roberto

(Isernia 1892, † Vimercate 1945). Uomo politico italiano. In gioventù fu vicino al socialismo riformista. Acceso interventista nel 1915, aderì fin dal principio al fascismo. Fu uno dei principali esponenti dello squadrismo intransigente e filoagrario; organizzò e diresse in prima persona diverse spedizioni punitive nella provincia di Cremona contro le leghe socialiste e cattoliche. Eletto deputato alle elezioni del 1921, convinto fautore del primato del partito e delle sue organizzazioni sullo stato, polemizzò aspramente con Mussolini in occasione della creazione della Milizia volontaria per la sicurezza nazionale (1923). Tra il 1925 e il 1926, nel clima prodotto dal delitto Matteotti, fu segretario generale del partito, ma venne presto estromesso da Mussolini. Nel 1935 divenne membro del Gran Consiglio del Fascismo e quindi, nel 1939, ministro di Stato. Fu favorevole alle leggi razziali e a una sistematica collaborazione con la Germania nazista. Contrario all’ordine del giorno Grandi (24 luglio 1943), fuggì in Germania dopo l’arresto di Mussolini. Ebbe ancora un ruolo di rilievo nella breve esperienza della Repubblica di Salò. Fu catturato e giustiziato dai partigiani il 28 aprile 1945.