Espartero, Baldomero

(Granátula 1793, † Logroño 1879). Generale e uomo politico spagnolo. Partecipò alla resistenza antifrancese iniziata nel 1808 a seguito dell’imposizione sul trono spagnolo di Giuseppe Bonaparte. Tra il 1815 e il 1824 affrontò gli insorti delle Americhe guidati da Simón Bolívar. Alla morte di Ferdinando VII (1833) prese parte alla guerra di successione (1833-40) sostenendo Maria Cristina, reggente di Isabella II. Combatté quindi contro i carlisti. Assunto il governo nel 1840, si fece portavoce dei liberali progressisti, contrastò la politica reazionaria di Maria Cristina e la costrinse all’esilio ottenendo la reggenza (1841). Nel 1843 fu a sua volta esiliato in seguito a un colpo di stato dei liberali moderati guidati da Narvaez, il quale richiamò Maria Cristina mentre Isabella II veniva dichiarata maggiorenne dalle Cortes. Rientrato nel paese nel 1848, approfittò della rivolta di O’Donnel (1854) contro Isabella per tornare al governo ma, nel 1856, fu da questi costretto alle dimissioni. Alla morte di Narvaez (1868), che nel 1856 aveva abbattuto il governo O’Donnel, sostenne l’Assemblea costituente convocata in seguito al rovesciamento di Isabella a opera dei generali Prim e Serrano. Nel 1870 riconobbe quindi il nuovo re Amedeo d’Aosta, ma dopo la sua abdicazione (1873) sostenne la repubblica proclamata dal generale Serrano. Alla caduta della repubblica (1874), si affrettò a riconoscere il nuovo re Alfonso XII (1875).