Erodoto

(Alicarnasso 484 circa a.C., † Turi? 425 circa a.C.). Storico greco. Originario di Alicarnasso, fu costretto all’esilio e visse ad Atene nel periodo intermedio fra le guerre persiane e la guerra del Peloponneso. Compì molti viaggi in Grecia, in Africa e in Asia per poi stabilirsi a Turi, nell’Italia meridionale, dove rimase probabilmente sino alla morte. Spinto da interessi etnografici e geografici, scrisse le Storie (o Indagini), suddivise successivamente in nove libri. I primi quattro libri hanno carattere prevalentemente etnografico e presentano la descrizione delle caratteristiche antropologiche dei popoli non greci; gli ultimi cinque propongono invece la narrazione delle guerre persiane, dalla rivolta ionica sino alla liberazione delle città greche. Nella concezione storiografica erodotea compito dell’hístor (storico ma anche testimone) è quello di lottare contro l’oblio. L’indagine (historíe) si basa sull’osservazione diretta dei fatti (autopsía) – di cui non si percepiscono ancora i limiti soggettivi – e sull’ascolto delle testimonianze, quest’ultimo condotto da Erodoto in modo critico, con frequenti avvertimenti al lettore sulla possibile falsità o erroneità della testimonianza. Convinto assertore dell’influenza del clima nel determinare i caratteri delle popolazioni e del relativismo culturale, a differenza degli altri logografi Erodoto non narra le vicende degli eroi e rompe definitivamente con il mito: argomento della sua opera è infatti il “cosiddetto tempo degli uomini”, sebbene non ancora scandito da una cronologia affidabile. Nelle Storie emerge anche una certa consapevolezza del problema delle cause nell’agire storico: egli distingue infatti una causalità contingente (aitía) dal pretesto (prófasis) e soprattutto dalla ragione divina – disegno imperscrutabile e in nessun modo modificabile – che opera spesso in contrasto con l’agire del singolo e talora si manifesta per mezzo del sogno o dell’oracolo. Definito da Cicerone “il padre della storia”, Erodoto ebbe un ruolo fondamentale, insieme a Tucidide, nella nascita della storiografia classica.