Enrico II

(Abbach, Baviera, 973, † Göttingen 1024). Re di Germania dal 1002 al 1024 e d’Italia dal 1004 al 1024. Imperatore del Sacro Romano Impero dal 1014 al 1024. Figlio del duca di Baviera Enrico II il Pacifico, gli succedette nel 995 (come Enrico IV), e fu eletto re di Germania alla morte di Ottone III. Malgrado la forte educazione religiosa ricevuta, fu anche un politico realista, che non esitò ad allearsi con le tribù pagane della Boemia (1003) contro il duca cristiano Boleslao I di Polonia, in una lotta che finì con un compromesso solo nel 1018. Nel 1004 si fece incoronare re d’Italia contro Arduino d’Ivrea, proclamatosi re contro i feudatari ecclesiastici fedeli all’impero. Scese in Italia altre due volte: nel 1013 per farsi incoronare imperatore dal papa Benedetto VIII (1014), e nel 1021 per imporre l’autorità imperiale nel sud conteso da longobardi, bizantini e saraceni. Il suo maggiore interesse fu però il consolidamento del potere reale in Germania; a tal fine sviluppò il sistema di governo avviato da Ottone I, basato sul potere anche secolare dei vescovi, cui concesse ampie donazioni e diritti. Dedicò grandi energie anche alla cristianizzazione dell’Europa centrale. Fu l’ultimo esponente della casa di Sassonia.