Encyclopédie

L’Encyclopédie, ou Dictionnaire raisonné des sciences, des arts et des métiers è l’opera più rappresentativa dell’Illuminismo. La pubblicazione iniziò nel 1751 sotto la guida di d’Alembert e Diderot, dopo che erano falliti due tentativi di avviare l’opera sotto forma di traduzione e ampliamento della Cyclopedia di Ephraim Chambers (pubblicata nel 1728). Già nel primo volume erano evidenti le caratteristiche dell’impresa: ordinare secondo i princìpi della ragione tutto lo scibile umano (in particolare seguendo lo schema ideato da Bacone), riservare una grande attenzione alle scienze e alle arti utili rivalutando il lavoro pratico, “cambiare il modo di pensare comune” diffondendo le idee dell’Illuminismo (così Diderot nell’articolo Encyclopédie). Se uniformità di vedute e assoluta originalità sono impensabili in un’opera di tale vastità, l’efficacia della divulgazione delle conoscenze e delle opinioni fu indubbia. In particolare la polemica contro i privilegi legati alla nascita, i dogmi religiosi, l’intolleranza, il parassitismo di alcuni gruppi sociali, l’oscurantismo delle chiese fu costante. L’orientamento pratico e l’impegno per il mutamento intellettuale e politico provocarono resistenze nel governo francese e nel clero. Il governo bloccò la pubblicazione per alcuni mesi nel 1752. Nel 1759 l’opera fu messa all’Indice e proibita ufficialmente in Francia. D’Alembert abbandonò allora la direzione dell’impresa, divenuta troppo rischiosa, e Diderot proseguì da solo grazie a un’autorizzazione ufficiosa e malgrado le censure dell’editore Briasson. Nel 1765 gli ultimi volumi di testo furono pubblicati (furono complessivamente 17); nel 1772 si completarono gli 11 volumi con le circa 2500 incisioni. Complessivamente Diderot coordinò il lavoro di 139 collaboratori identificati per un totale di circa 72.000 articoli. La diffusione dell’Encyclopédie e quindi delle conoscenze e delle idee che vi erano presentate fu notevole e la sua influenza non può essere sottovalutata studiando l’Illuminismo europeo. Le numerose riedizioni e gli adattamenti ne garantirono infatti una vasta circolazione, ben oltre le 4000 copie della prima edizione.