Elagabalo, Vario Avito Bassiano

(Emesa 204, † Roma 222). Imperatore romano dal 218 al 222. Fu il primo imperatore a governare negli anni della dinastia severiana più fortemente caratterizzati dall’influenza che esercitarono un gruppo di donne di origine siriaca: Giulia Mesa, Giulia Domna e Giulia Mamea. Giulia Mesa era per tradizione familiare sacerdotessa del dio-sole Elagabal ad Emesa (donde il soprannome attribuito in seguito al figlio); la stessa carica sacerdotale venne trasmessa al figlio. Dopo la morte di Caracalla (217), Bassiano fu acclamato Augusto in Siria dalle legioni (maggio 218). L’appoggio dell’esercito gli permise di aver presto ragione di Macrino, che era stato poco prima nominato imperatore dalle truppe di Edessa. Riconosciuto principe anche dal senato, giunse a Roma nel 219, dove si impegnò nella promozione del suo credo religioso e avviò un processo di orientalizzazione dell’impero. Il culto di Elagabal si basava sulla credenza nella superiorità del dio-sole su tutti gli altri dei. L’imperatore era il suo rappresentante in terra. La deriva autoritaria e la trasformazione orientaleggiante della corte non furono però gradite all’ordine senatorio che iniziò a osteggiare sempre più decisamente l’imperatore: la tradizione storiografica di matrice senatoria delinea in effetti un quadro totalmente negativo della figura e dell’opera di Elagabalo. La medesima storiografia gli attribuisce un’intensa attività repressiva e un atteggiamento punitivo nei confronti della classe dirigente romano-italica a vantaggio di parvenus orientali. L’opposizione senatoria si giovò del sostegno di Giulia Mamea, che aspirava a porre sul trono il figlio Alessandro Bassiano. Elagabalo accettò di adottare Alessandro e di attribuirgli il titolo di Cesare. Ma ciò non fu sufficiente né a calmare le ambizioni di Giulia Mamea né a soddisfare le esigenze del senato. Quando anche i pretoriani passarono dalla parte di Alessandro, la sorte di Elagabalo fu decisa: nel marzo del 222 egli fu gettato nel Tevere proprio dalla guardia pretoriana e, mentre i simboli della religione solare venivano restituiti a Emesa, Alessandro Bassiano fu proclamato Augusto con il nome di Marco Aurelio Severo Alessandro.