Eichmann, Adolf

(Solingen 1906, † Ramla, Israele 1962). Ufficiale tedesco. Trasferitosi in gioventù in Austria, divenne membro del Partito nazionalsocialista e delle SS nel 1932. All’indomani dell’Anschluss (1938), fu uno dei principali responsabili della deportazione e dello sterminio degli ebrei. Nel 1940 fu nominato direttore della sezione ebraica dell’ufficio di sicurezza del Reich e nel 1941 organizzò la cosiddetta “soluzione finale” con il ricorso ai campi di sterminio della Germania e dei paesi occupati. Fatto prigioniero dagli alleati alla fine della seconda guerra mondiale, riuscì a sottrarsi con la fuga al processo di Norimberga, rifugiandosi in Argentina nel 1950. Fu tuttavia scoperto nel 1960 da agenti del servizio segreto israeliano e condotto in Israele, dove fu processato per crimini di guerra, contro il popolo ebraico e contro l’umanità (aprile-dicembre 1961). Fu condannato a morte e impiccato.