(Filighera, Pavia, 1846, † Carenno, Bergamo, 1902). Sacerdote e uomo politico italiano. Direttore dell’“Osservatore Cattolico”, inizialmente sostenne tesi antiliberali e critiche verso i rosminiani e gli episcopalisti. A partire dagli anni Novanta, tuttavia, il suo intransigentismo si rovesciò in una critica nutrita di valori liberali al moderatismo cattolico tradizionale. Con Meda, Murri e Sturzo animò l’Opera dei Congressi, auspicando un’azione politica attiva dei cattolici italiani e un programma sociale in favore delle masse povere. Nel 1898, durante i moti popolari di Milano, fu arrestato e scontò un anno di detenzione.