dominion

Titolo spettante fino ai primi anni del secondo dopoguerra a quei paesi dell’impero britannico, di solito con forte presenza di comunità bianche di discendenza anglosassone, ai quali era stato concesso uno speciale regime di autogoverno, che generalmente escludeva la politica estera, la difesa e gli indirizzi di politica commerciale mantenuti alla madrepatria. Il Canada divenne un dominion nel 1867, l’Australia nel 1901, la Nuova Zelanda nel 1907, l’Unione sudafricana nel 1909, lo Stato libero d’Irlanda nel 1921. Dopo la prima guerra mondiale la spinta a un completamento dell’autogoverno e alla sua estensione si fece sentire nell’ambito del processo più generale di decolonizzazione e condusse alla trasformazione, tra il 1926 e il 1931, dell’impero britannico nel Commonwealth of Nations.