diplomazia

Per diplomazia si intende la conduzione delle relazioni internazionali attraverso il metodo del negoziato. A essa vengono tradizionalmente affidate le interazioni dirette tra governi, il che la rende la tecnica politica per eccellenza. Praticata già nell’antichità, soprattutto dai greci, come attività occasionale per perorare i propri specifici interessi presso stati stranieri – e riservata perciò a individui particolarmente dotati nell’arte oratoria – iniziò a trasformarsi, a partire dal XV secolo, in una funzione permanente. In quanto tale essa richiese l’istituzione di delegazioni residenti affidate a personale specializzato cui, nel corso dei secoli, fu riconosciuto un peculiare status giuridico: gli ambasciatori, i quali rimangono soggetti all’autorità degli stati di provenienza e sottratti alle leggi dello stato che li ospita. L’ammissibilità di questa norma di extraterritorialità fu condizionata all’accettazione del principio di reciprocità. A lungo della diplomazia si è accreditata l’idea formalistica che servisse a organizzare i rapporti ufficiali tra i governi nell’intervallo fra una guerra e l’altra; tant’è che si riteneva che lo scoppio di un conflitto coincidesse con “la rottura delle relazioni diplomatiche” (guerra), le quali sarebbero riprese soltanto una volta che le armi avessero espresso il proprio giudizio per sancire, attraverso la firma di un trattato, i nuovi rapporti di forza. Nella realtà, invece, è sempre esistita un’attività diplomatica segreta, nascosta all’opinione pubblica, che non conosce interruzioni nemmeno a guerra in corso. Nell’età contemporanea, inoltre, la diplomazia è andata ampliando il proprio ambito di intervento dalla semplice gestione dei conflitti alla negoziazione di questioni di interesse comune della più varia natura, assurgendo spesso a vero e proprio veicolo di comunicazione tra culture differenti. Con l’avvento della politica dei blocchi, nel secondo dopoguerra, alla funzione della contrattazione diretta con l’avversario essa ha associato con sempre maggiore frequenza la pratica dell’intervento finalizzato a influenzare terze parti, assumendo i connotati dell’azione “ideologica” di propaganda. Lo sviluppo delle organizzazioni internazionali ha infine determinato la nascita di nuove figure di funzionari, estranei al contesto tradizionale delle ambasciate, che si fanno interpreti presso forum multilaterali, quali ad esempio l’Assemblea delle Nazioni Unite, di quella che è stata definita “diplomazia parlamentare”.