dervisci

Il termine deriva dalla parola persiana darwish, che significa “colui che si presenta alla porta”, “mendicante”. Esso sta a indicare i membri di confraternite islamiche che vivono nella povertà e di elargizioni. Il suo equivalente arabo è fachiro. I dervisci, il cui sviluppo divenne notevole intorno al XII secolo, si caratterizzarono per un misticismo ispirato dottrinariamente al sufismo e improntato a una ritualità in cui, accanto alla preghiera, aveva un ruolo particolarmente importante la danza.