Dahrendorf, Ralph

(Amburgo 1929, † Colonia 2009). Sociologo e uomo politico tedesco. Opera principale: Classi e conflitto di classe nella società industriale (1957). Ottenne la cittadinanza britannica nel 1988 e nominato lord nel 1993. Professore in varie università della Germania, direttore della London School of Economics (1974-84), fu membro della SPD (dal 1960) e poi della FDP (dal 1967), deputato e segretario al ministero degli Esteri (nel 1969-70). Sociologo di impostazione liberale, critico del funzionalismo di T. Parsons, sostenne la funzione positiva del conflitto sociale, purché regolato e controllato dalle istituzioni. Nell’analisi della società postcapitalistica osservò che il conflitto di classe si è trasferito dalla società nel suo complesso alle singole istituzioni: lo stesso individuo può trovarsi in posizione di comando in alcune istituzioni e subalterne in altre (per es. un operaio dirigente sindacale). Sostenitore di una società fondata sui diritti individuali e sulla competizione, rilevò che il liberalismo moderno non esprime più le esigenze dei ceti medi tradizionali (agricoli, mercantili), che allo stato chiedono più protezione che libertà, ma deve rivolgersi ai ceti che fondano la propria competitività sulle competenze culturali e tecniche. Asserì la natura storica del contratto sociale, che regola i rapporti sociali e può venire continuamente modificato e ridefinito. Affermò anzi che il suo rinnovamento è sempre positivo se consente di allargare la sfera delle libertà individuali. In tal senso interpretò il crollo dei regimi comunisti dell’Est europeo dopo il 1989 come una fuga dal totalitarismo e un’aspirazione alla libertà (1989. Riflessioni sulla rivoluzione in Europa, 1990). A suo giudizio, con le profonde trasformazioni nell’Est europeo si sarebbero aperte nuove prospettive di sviluppo e di cambiamento per l’intero continente (La democrazia in Europa, 1992). Alla fine degli anni Novanta ebbe un ruolo importante nei dibattiti sviluppatisi all’interno della sinistra europea sul tema della “terza via”. Sino al 2009 fu attivo presso il Wissenschaftszentrum für Sozialforschung di Berlino.