crisi economica

Disordine della vita economica nel quale le normali attività degli agenti economici subiscono consistenti rallentamenti e/o interruzioni. Prima della rivoluzione industriale le crisi economiche furono in massima parte agricole (soprattutto di sottoproduzione). In età moderna lo sviluppo del commercio generò importanti fattori di crisi economica (accumulazione di scorte, speculazioni e fluttuazioni monetarie). Nell’epoca del capitalismo lo sviluppo industriale, i movimenti di capitali, l’enorme sviluppo del commercio, l’interdipendenza dei sistemi monetari e bancari hanno avuto come risultato l’estensione e l’internazionalizzazione delle crisi economiche. Crisi di particolare intensità si produssero nel 1857, nel 1873 e soprattutto nel 1929, ed ebbero il carattere di crisi di sovrapproduzione. Di natura sostanzialmente diversa fu invece l’ultima grave crisi globale iniziata nel 2008, le cui cause rimandano prevalentemente alle carenze regolatorie del sistema finanziaro e creditizio internazionale, responsabile di aver lasciato ampio spazio a comportamenti pericolosamente speculativi oltre che scarsamente trasparenti. Avviata negli Stati Uniti dal crollo dei prezzi degli immobili, essa ha rapidamente contagiato non solo i paesi più strutturalmente legati al sistema nordamericano, ma anche le regioni economicamente più periferiche, tra cui la stessa Europa, compromettendone gravemente sia la stabilità finanziaria sia le prospettive di sviluppo economico e determinando, più in generale, tanto una netta riduzione dei livelli occupazionale quanto una forte compressione delle capacità di consumo e di risparmio della popolazione. Nell’economia capitalistica, diversamente da quella preindustriale, le crisi costituiscono un fenomeno più o meno regolare, che compare a intervalli quantificabili e presenta caratteristiche misurabili, in quanto parte di un ciclo economico. La spiegazione delle loro cause ha prodotto un gran numero di teorie da parte di economisti di vari orientamenti. Si parla di crisi economica vera e propria in presenza non solo di un rallentamento o stagnazione della crescita economica, ma di processi più profondi rivelati da fenomeni quali il crollo del sistema creditizio, il rapido aumento della disoccupazione, la diminuzione di investimenti e consumi, il fallimento di società.