Espressione coniata da Winston Churchill in un discorso del 5 marzo 1946 a Fulton (Missouri, USA), per indicare la nascita di una zona d’influenza sovietica in Europa orientale e la necessità per l’Occidente di opporsi all’espansionismo dell’URSS. Il termine divenne un classico della guerra fredda, e restò in auge nel linguaggio politico, storico e giornalistico anche quando, a partire dagli anni Sessanta, ebbe inizio la distensione tra i due blocchi.