Corpo Volontari della Libertà

Fu il nome assunto, nel corso della Resistenza, dall’organizzazione militare di tutte le forze partigiane a nord della linea gotica, concordato nel giugno 1944 tra il Comitato di Liberazione Nazionale Alta Italia e il comitato militare che aveva fino ad allora coordinato le attività delle formazioni partigiane. Il CVL era suddiviso in comandi regionali e di zona. Il Comando generale aveva sede a Milano ed era composto dai rappresentanti delle principali formazioni partigiane. Nell’agosto del 1944 il governo italiano, in accordo con il CLNAI e con gli Alleati, inviò a Milano il generale Raffaele Cadorna con l’incarico di assumere il comando del CVL. Questi dovette tuttavia attendere l’ottobre per insediarsi nelle sue funzioni. Da quella data la guida del CVL fu assunta sostanzialmente da Cadorna (che diede le dimissioni nel febbraio 1945), Luigi Longo e Ferruccio Parri. Il 23 aprile 1945 il Comando generale del CVL diramò ai comandi periferici l’ordine di insurrezione che portò alla liberazione delle principali città del nord Italia.