consuetudine e diritto consuetudinario

La consuetudine, derivante da usi che si ripetono con costanza e generalità o da comportamenti che si ritengono autorizzati da un precedente obbligo giuridico non scritto, costituisce fin dall’antichità una delle principali fonti del diritto. In quanto tale essa si contrappose alla norma positiva e godette di grande autorità fino all’età moderna, quando la diffusione generalizzata della codificazione scritta ne restrinse gradualmente la validità a singoli casi e settori marginali. In particolare il diritto consuetudinario ebbe fortuna prima del codice giustinaneo e, più tardi, durante il medioevo, quando gran parte del diritto feudale e cetuale (privilegi e libertà comunali comprese) era basato su norme consuetudinarie (Usus Feudorum). Particolare vigore ebbe in Inghilterra, dove la common law prese sviluppo dal confronto dialettico tra consuetudine e sentenze emesse dai tribunali.