Comore

Stato attuale dell’Africa orientale. Frequentato da mercanti arabi e indonesiani, l’arcipelago delle Comore fu dall’XI secolo un sultanato musulmano. Dopo l’occupazione dell’isola di Mayotte nel 1843, divenne protettorato fra il 1886 e il 1898, entrando poi a far parte dell’Africa orientale francese. Acquisito lo statuto coloniale, dal 1912 il paese fu unito amministrativamente al Madagascar sino al 1946. Territorio d’oltremare dal 1947, solo alla fine degli anni Sessanta ebbe inizio la lotta per l’indipendenza, proclamata unilateralmente da Ahmed Abdallah nel luglio 1975 (con esclusione dell’isola di Mayotte rimasta francese per volontà dei suoi abitanti). Nell’agosto 1975 il governo di Abdallah fu rovesciato da un colpo di stato ordito dal Fronte nazionale unito (FNU) di Alì Soilih. Abdallah poté però ritornare al governo nel 1978, quando fu proclamata la Repubblica federale islamica delle Comore: egli divenne quindi presidente (riconfermato nel 1982) e costituì un regime a partito unico retto dall’Unione delle Comore per il progresso (UCP). Fu assassinato durante il putsch militare del 26 novembre 1989 guidato da Said Mohammed Djohar, che restò al potere sino al 1995, quando fu abbattuto da un colpo di stato organizzato da un mercenario francese, subito a sua volta estromesso da un intervento delle truppe francesi. Nel 1996 una nuova costituzione rafforzò i poteri del presidente. Le elezioni di quello stesso anno furono vinte da Mohamed Taki Abdoulkarim. quando fu abbattuto da un colpo di stato organizzato da un mercenario francese, subito a sua volta estromesso da un intervento delle truppe francesi. Nel 1996 una nuova costituzione rafforzò i poteri del presidente. Le elezioni di quello stesso anno furono vinte da Mohamed Taki Abdoulkarim. Nel 1997 le isole Nzwani e Mwali proclamarono unilateralmente la secessione dalla Federazione delle Comore. Un colpo di stato nel 1999 provocò la destituzione del presidente ad interim Tadjine Ben Said Massounde, nominato dopo la morte di Taki Abdoulkarim. Gli subentrò Azali Assoumani, il quale, nonostante il mancato riconoscimento da parte della comunità internazionale, riuscì a trovare con le forze secessioniste dell’isola di Nzwani un fragile accordo, basato sulla concessione di ampie autonomie. Nel 2002, in occasione delle prime elezioni federali, fu eletto presidente Azali e, nel 2006, Ahmed Abdallah Mohamed Sambi, cui spettò il compito di riportare l’ordine nell’isola di Nzwani, dove, nel frattanto, era avvenuto un colpo di stato militare. Nonostante le presunte irregolarità, le elezioni presidenziali del 2010 furono vinte da Ikililou Dhoinine.