Commonwealth

Letteralmente “cosa pubblica”, il termine Commonwealth fu usato in Inghilterra nel XVII secolo per designare il regime repubblicano di O. Cromwell. Nel Novecento, ritornò in auge in un’accezione diversa, per indicare l’unione confederale sovranazionale nella quale si trasformò l’impero britannico con gli Statuti di Westminster del 1931. Il nuovo Commonwealth of Nations sorse non sulla base di una costituzione, ma della volontà di mantenere un riferimento comune alla corona britannica e il coordinamento delle reciproche esigenze politiche. I dominions che ne facevano parte (Canada, Australia, Nuova Zelanda, Stato libero d’Irlanda, Unione sudafricana, Terranova) insieme alla Gran Bretagna, in quanto nazioni autonome, erano altresì rappresentati da un commissario al livello del governo centrale. L’ulteriore sviluppo istituzionale del Commonwealth nel secondo dopoguerra portò, a partire dal 1947, alla sua attuale configurazione di associazione di stati sovrani.