Commissariato generale dell’immigrazione

Fu istituito con la legge del 31 gennaio 1901, n. 23, allo scopo di disciplinare il forte flusso migratorio dall’Italia verso i paesi europei e le due Americhe. Prima di allora non esisteva una legislazione organica in materia di emigrazione, nonostante il carattere di massa che i flussi migratori avevano assunto fin dagli anni Settanta del secolo XIX. Il Commissariato ebbe il compito di mettere l’emigrante in contatto con il vettore, di offrire informazioni sulle condizioni dell’espatrio, di stabilire norme per l’assistenza sanitaria e igienica e di occuparsi della tutela giuridica dell’emigrante. Fino al primo decennio del secolo si occupò in modo quasi esclusivo dell’emigrazione transoceanica; in seguito prese a disciplinare i flussi sempre più consistenti verso gli altri paesi europei. Fu soppresso con regio decreto l’8 aprile 1927 e in sua vece fu creata la Direzione generale degli italiani all’estero, poi Direzione generale del lavoro italiano all’estero, alle dirette dipendenze del ministero degli Esteri.